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Matteo
Sardagna
Einaudi
Matteo Sardagna Einaudi, figlio di Paola Einaudi e del barone Emanuele di Sardagna, esponente di un’antica famiglia di nobiltà austro-ungarica, ha compiuto studi classici a Milano e si è laureato al Politecnico di Milano in Architettura e Restauro.
Dopo una breve esperienza di lavoro tra Buenos Aires e Milano, egli inizia gradualmente ad affiancare sua madre Paola nella gestione dell’azienda. Dal 1998 inizia ad essere pienamente operativo nell’attività, familiarizzando pian piano con i meccanismi interni e tutti gli aspetti specifici del business di famiglia. Dopo la morte della madre nel 2010, Matteo ha preso in mano le redini dell’azienda, dedicandosi alla gestione operativa della cantina, alle attività commerciali e mantenendo un occhio di riguardo alla produzione, contribuendo in prima persona a fare di Poderi Einaudi un punto di riferimento mondiale per il Barolo.
Matteo è padre di tre figli e vive tra Dogliani, Torino e Milano. Dal suo percorso formativo ha ereditato una passione profonda per arte, cultura e letteratura dell’Europa orientale. Amante del buon vivere, è alla perenne ricerca del tempo libero da dedicare ai suoi numerosi hobbies.
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Luigi Einaudi fu una figura straordinaria nella caotica storia italiana a cavallo del XX secolo, con una carriera che nel corso della sua vita spaziò dal giornalismo all’attività accademica. Egli diresse la Banca d’Italia e ascese alla Presidenza della Repubblica dopo la Seconda Guerra Mondiale. Luigi Einaudi nasce in Piemonte, a Carrù, nel 1874, da famiglia borghese di servitori di Stato e di notai, originaria della Val Maira. Riguardo alle origini della famiglia paterna, Einaudi scrive con la consueta ironia: “Gli Einaudi vengono dalla Val Maira, sopra a Dronero; e lì si contano più Einaudi che sassi, ab immemorabile, tutti montanari, boscaglioli, pastori e contadini”.
Dopo la morte del padre, nel 1888, si trasferisce a Dogliani, paese d’origine della madre. Qui abita nella vecchia casa di famiglia e qui la personalità del giovane prende forma. Nel 1897 Luigi Einaudi acquista la cascina settecentesca di S. Giacomo a soli 23 anni, primo tassello e cuore dei poderi Einaudi, che ancora oggi si compongono di 11 cascine. Fu così che già nel 1905 vendeva il suo Dolcetto fuori dal Piemonte. Associando le sue previsioni economiche al desiderio di recuperare antiche terre perse per sfortuna dalla famiglia, alla sua morte aveva creato un’azienda agricola modello, che sembrava confermare le sue analisi scientifiche, ma che più ancora soddisfaceva i suoi più intimi desideri, e che ancora oggi ha una perfetta organizzazione, nella quale ogni cascina vive come vera e propria entità autonoma, responsabile della propria produzione. Il "Professore", come veniva rispettosamente chiamato dai suoi concittadini, è stato un instancabile studioso e uomo di semplici ma nobili virtù, profondamente legato alla cultura contadina piemontese: diceva infatti di amare la terra "resa feconda dal sudore degli uomini che la lavorano". Oggi i discendenti di Luigi Einaudi, guidati dal giovane Matteo Sardagna Einaudi, mantengono alto il valore della tradizione, continuando ad alimentare l’amore per le Langhe e aprendo agli ospiti una cantina vinicola e un’affascinante residenza, il Relais dei Poderi, antica residenza estiva della famiglia, oasi di pace e serenità, nella quale sentirsi accolti come a casa.