Terroir

Barolo
Liste
ESTENSIONE AREA: 2 ettari.

COMPOSIZIONE GEOLOGICA DEL TERRENO: Prevalenza di sabbia e limo. Una particolarità di questo cru è data dall’elevata dotazione in antociani e polifenoli, con conseguente elevato livello di tannini e struttura nei vini.

ALTEZZA SUL LIVELLO DEL MARE: 350 m

ESPOSIZIONE: Est, Sud-Est.

TIPOLOGIA DI ALLEVAMENTO: Guyot.

CANTINA: Damilano

WINEMAKER: Paolo Damilano



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sull'azienda Damilano


Ben visibile dai tornanti della strada provinciale che da Barolo sale verso l'antico Castello della Volta, questo cru nasce circa 11 milioni di anni fa per erosione di terreni sovrastanti, per questo la sua composizione è leggermente diversa dagli altri terreni della zona, acquistando una completezza di macro e micro elementi che donano al futuro vino una complessità ed una longevità senza eguali. Liste è dunque sinonimo di potenza e virilità. I vini che provengono da queste vigne sono decisi, tannici e molto longevi, donando il meglio di sé dopo lunghi affinamenti in bottiglia. Liste è l’anima cupa del Barolo, con un bouquet che tipicamente include frutti neri e sentori di tabacco, catrame, liquirizia e spezie.

Per disciplinare il Barolo D.O.C.G è fatto al 100% con uve Nebbiolo e necessita di un invecchiamento minimo di 38 mesi, 18 dei quali in botte; dopo 60 mesi (5 anni) si può invece fregiare dell'appellativo "Riserva".

I vini che si ottengono sono marcatamente alcolici e con una struttura adatta a regalare emozioni uniche in seguito ad un lento invecchiamento.




Agli inizi del secolo XIX, un eminente enologo francese, il conte Oudart, arrivò nella zona delle Langhe su invito della Marchesa Falletti di Barolo e del Conte di Cavour Camillo Benso, sindaco del comune di Grinzane. Il tecnico francese, dopo essersi informato sui vigneti ivi presenti, suggerì di vinificare l'uva Nebbiolo "secondo lo stile di Bordeaux". Questo significava vinificare cercando di ottenere un vino di corpo, ben strutturato, definito e dal gusto secco, che nulla avesse a che fare con le versioni dolci, se non addirittura gassate, ottenute e prodotte sino ad allora.

Le colline del Barolo sono di origine alluvionale marina e formate circa 10 milioni di anni fa. Geologicamente si riscontrano due principali tipi di terreno che fanno capo a due aree ben distinte: il Tortoniano e l'Elveziano. Il primo, che partendo da Verduno passa per la Morra, Barolo, per poi infine arrivare a Novello è caratterizzato da marne grigio-bluastre. Il secondo, che si sviluppa sull'asse Serralunga-Castiglione Falletto-Monforte, presenta dei depositi di sabbie compatte grigio-giallastre. La tradizione dice che il Barolo proveniente dal terreno Tortoniano è elegante, mediamente alcolico e di profumo intenso, mentre dal terreno Elveziano si ottiene un Barolo più austero, alcolico e adatto all'invecchiamento. Dalle analisi del terreno si evince come nella valle facente capo a Serralunga ci sia un maggiore contenuto in ferro, mentre la valle facente capo a Barolo presenta più elevati contenuti di ossido di magnesio e manganese.

Il vitigno disponibile
in Liste