Terroir

Brunello di Montalcino
Montosoli
ESTENSIONE AREA: 30 ettari.

COMPOSIZIONE GEOLOGICA DEL TERRENO: Substrato costituito da argille e marne siltose, con intercalazioni di calcari, calcari marnosi, calcareniti, brecciole.

ALTEZZA SUL LIVELLO DEL MARE: 150-300 m

ESPOSIZIONE: Sud-Est, Sud, Sud-Ovest.

TIPOLOGIA DI ALLEVAMENTO: Cordone speronato.

CANTINE: Altesino + Caparzo

WINEMAKER: Elisabetta Gnudi Angelini


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Questo cru rappresenta da sempre una zona d’eccellenza della parte Nord della denominazione. Montosoli è una collina che si trova a Nord di Montalcino e spicca nel territorio per la sua altitudine non elevatissima (300 metri s.l.m.), che tuttavia contribuisce a preservarla dalle nebbie invernali e dalle gelate primaverili, consentendo una qualità delle uve eccezionale. Un microclima unico e particolare. Il substrato è caratterizzato dalla presenza prevalente di argille e marne siltose, alle quali si aggiungono, in posizione nettamente subordinata, calcari, calcari marnosi, calcareniti e brecciole. La permeabilità di questi ultimi contribuisce in maniera determinante a un buon drenaggio del terreno. A causa essenzialmente del potere riflettente del suolo, Montosoli gode di un’ottima luminosità; caratteristica importante dato che tale cru si trova sul versante Nord di Montalcino, con temperature medie annuali sensibilmente inferiori rispetto ad altri versanti. Montosoli rappresenta dunque l’anima gentile ed elegante del Brunello, con vini dai profumi di note fruttate fresche di ciliegia matura e accenni floreali, dal gusto nitido, con una freschezza e una tannicità ben espresse. Vini fini e austeri, persistenti e caratterizzati da una buona longevità. Vini che fanno dell’eleganza la loro virtù.

Per disciplinare il Brunello di Montalcino D.O.C.G. è fatto al 100% con uve Sangiovese, deve essere sottoposto a un periodo di affinamento di almeno due anni in contenitori di rovere di qualsiasi dimensione e non può essere immesso al consumo prima del 1° Gennaio dell’anno successivo al termine di cinque anni calcolati considerando l’annata della vendemmia. Può portare come qualificazione la dizione “Riserva” se immesso al consumo successivamente al 1° Gennaio dell’anno successivo al termine di sei anni, calcolati considerando l’annata della vendemmia.

La storia del Brunello nasce nel Medioevo, quando Montalcino, per la sua posizione sulla Via Francigena e per il fatto di essere porto franco, divenne un importante crocevia di merci e persone dirette a Roma. Fu così che, avendo tra i suoi viandanti, imperatori, nobili, papi e cardinali provenienti da tutta Europa e abituati ai vini più raffinati, il commercio del vino del posto si moltiplicò gradualmente.
All’inizio si chiamava Moscadello e, dal Seicento in poi, proprio nell’ottica di soddisfare palati sempre più raffinati, questi si evolse in un vino in grado d’invecchiare quattro o cinque anni in botte: il Brunello. Da allora cominciò a farsi conoscere sempre più in tutta Europa e arrivarono, numerosi, i primi premi internazionali. L’espansione fu tuttavia bruscamente frenata nei primi anni ’60 da un lato dall’abolizione della mezzadria e dai suoi effetti economici sui grandi proprietari terrieri, dall’altro dalla costruzione dell’Autostrada del Sole, che in pochi anni svuotò la cittadina di Montalcino del passaggio costante di viandanti. Ci vollero dieci anni, ma presto la situazione migliorò, con importanti investimenti dal lato della produzione da parte di vecchi e nuovi imprenditori e un costante lavoro di squadra tra produttori, società civile e istituzioni al fine di sostenere il turismo e il vino; un insieme di fattori che favorirono il boom del Brunello, facendolo diventare un’icona mondiale negli anni ’80.
Nel 1980 il Brunello è la prima D.O.C.G. d’Italia e negli stessi anni inizia un’importante politica di marketing con decine di eventi all’estero per promuovere l’immagine di questo grande vino, contribuendo ad accrescerne ancor di più l’appeal a livello globale. Un successo che si tramanda ancora oggi immutato sulle tavole e nelle cantine più prestigiose del mondo.

Il vitigno disponibile
in Brunello di Montalcino - Montosoli